Famiglie carenti
Condizioni familiari carenti Alcune delle situazioni di disagio rilevate dagli insegnanti sono riconducibili a situazioni di sofferenza del bambino legate all’ambiente socio-familiare.
Data:
20 Giugno 2011
Condizioni familiari carenti
Alcune delle situazioni di disagio rilevate dagli insegnanti sono riconducibili a situazioni di sofferenza del bambino legate all’ambiente socio-familiare.
Gli strumenti a disposizione per leggere in modo adeguato la complessa realtà odierna sono spesso insufficienti e sempre fatalmente in ritardo sull’evoluzione della società. L’ambiente sociale di oggi è pluralistico dal punto di vista culturale e degli stili di vita. Il pluralismo è certamente un valore, così come sono dei valori la tolleranza e il rispetto per le differenze. Ma il rispetto delle diversità non impedisce che, in un determinato contesto, si possano individuare modi di essere del tessuto familiare di provenienza che appaiono inadeguati o carenti nell’ottica del migliore interesse del bambino e/o del ragazzo. Gli insegnanti sono tra i primi a cogliere indicatori di una attenzione scarsa o sviante prestata al bambino da parte dell’ambiente adulto di riferimento (la famiglia, in primo luogo).
Tali indicatori possono essere:
- alunni con igiene approssimativa, o con un abbigliamento trascurato, oppure, al contrario, fin troppo ricercato e quindi inadatto alle attività scolastiche.
- scarsa autonomia del bambino, o ridotta competenza in attività che “normalmente” si apprendono in famiglia (vestirsi, lavarsi, allacciarsi le scarpe…);
- difficoltà a relazionarsi serenamente con adulti;
- difficoltà a comprendere e rispettare regole di convivenza;
- compiti a casa fatti con sistematica trascuratezza;
- ritardi sistematici nell’arrivo a scuola;
- corredo scolastico incompleto e trascurato.
È chiaro che questi segnali, di per sé, se giustificano percorsi di attenzione a livello scolastico (nei consigli di classe, per es.) o nei rapporti scuola-famiglia, non sollevano l’esigenza di avviare forme di presa in carico presso i servizi. Tuttavia può essere utile che insegnanti e operatori sociali e sociosanitari possano condividere informazioni e processi idonei a promuovere il benessere e l’autonomia dei bambini, anche coinvolgendo le famiglie, in chiave di collaborazione educativa e di prevenzione del disagio.
Ultimo aggiornamento
20 Giugno 2011, 08:48